Paleochora

Paleochora

Il capoluogo bizantino dell’isola venne costruito nel XIII secolo. Agio Dimitrio, come fu chiamato in principio, era una sicura fortezza costruita sul dirupo di Kakia Lagkada, e ci si poteva arrivare solo dalla parte sudoccidentale. Le case erano costruite una accanto all’altra, e la tradizione narra che esistevano 70 chiese nel quartiere. Oggi se ne salvano solo 21. Il burrone di Kakia Lagkada termina nelle coste settentrionali da una parte, e in quelle di Agia Pelagia ad est. La cittadina di Agio Dimitrio non era visibile da alcuna parte, perciò era una fortezza sicura per la protezione degli abitanti dalle invasioni dei pirati. Nel 1537 il pirata Khayr al-Dīn Barbarossa, il giannizzero della marina turca, distrusse la città di Agios Dimitrios, trucidò la popolazione, mentre alcuni abitanti venivano portati via e venduti nei mercati degli schiavi. La visita a Paleochora è un’esperienza fantastica. Questo luogo selvaggio suggestiona e incanta. Le leggende si risvegliano la notte, come sostengono alcuni del luogo, le voci e le urla degli abitanti mentre venivano uccisi, si sentono al burrone! Meraviglioso lo stile bizantino nella costruzione e negli affreschi delle chiese, soprattutto in quella di Agia Varvara (Santa Barbara), situata a nord dei propilei della città. Osservate le capre selvatiche che si arrampicano nelle pendici scoscese del burrone. Con un’adeguata attrezzatura e molto spirito d’avventura, potrete scendere dietro la chiesa di Agia Varvara (Santa Barbara) e accostarvi all’incantevole burrone. Occorre molta attenzione perché il livello di pericolo è alto.
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