Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the wiloke-listing-tools domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /var/www/vhosts/avlemonas.gr/httpdocs/wp-includes/functions.php on line 6114

Notice: La funzione _load_textdomain_just_in_time è stata richiamata in maniera scorretta. Il caricamento della traduzione per il dominio wilcity è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/vhosts/avlemonas.gr/httpdocs/wp-includes/functions.php on line 6114

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Agia Moni - Isola di Citera - Visit Kythera - Grecia
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Agia Moni

Agia Moni

Il monastero di Agia Moni si trova nella zona orientale di Citera, sulla catena montuosa sopra Diakofti. Esiste da molto tempo come piccolo sacro “proskinitari” (leggio su cui veniva esposta l’icona all’adorazione) nel nome della madonna e venne chiamato Agia Moni, perché lontano e isolato. Il 23 settembre 1767 un pastore, di nome Viaros, trovò dentro una tenda, un’icona a due facce della Madonna con scritto “Credi sempre a Moni” e di Agios Georgios (San Giorgio). Nella zona era caduto un fulmine che aveva distrutto tutto tranne l’icona. Il vescovo di Citera, Nikiforos Mormoris, visitò il luogo e vide i ruderi della piccola chiesa e delle celle e, insieme alla commissione e ai sacerdoti, decise di ricostruire il monastero. Nel 1803 Theodoros Kolokotronis si rifugiò a Citera, dove aveva rapporti amichevoli con la famiglia Alvanaki. Nelle sue memorie, il Vecchio di Moria scrisse: “Una volta, andai alla festa di Santa Moni. Questo monastero era grande e venne rovinato con la prima invasione turca. Quando passai, la chiesa era diventata un ovile, ed era coperta da rami di alberi. Allora promisi: «Madonna mia, aiutaci a liberare la nostra patria dal tiranno e ti ricostruirò come sei sempre stata (1803)». Mi aiutò e, nel secondo anno di rivoluzione, mantenni la promessa e la ricostruì”. Nel XIX secolo vennero effettuati dei lavori di restauro e ampliamento del monastero. La fabbricazione del magnifico campanile ebbe inizio nel 1848. L’architettura della chiesa è di una basilica a navata singola. La sua facciata è impressionante. Nello spazio circostante ammirate il panorama verso Diakofti e Kabo Malea a nord, mentre dall’altra parte della chiesa potete scrutare tutte le coste orientali dell’isola, con il campo di Paleopoli e il paese di Avlemona. Nel monastero si segue l’usanza del Decapentismos, durante il quale i credenti pernottano nelle celle dall’1 agosto fino alla festa della Dormizione della Vergine, il 15 agosto e seguono quotidianamente il programma e la celebrazione della Santa Messa. Santa Moni si festeggia il 6 agosto.
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